martedì 30 agosto 2011

Preghiamo per le anime del Purgatorio


"Le anime del Purgatorio aspettano le vostre preghiere e i vostri sacrifici. "
Medjugorje, Messaggio del 2 novembre 1982 (Messaggio straordinario)
 
"Cari figli, Oggi desidero invitarvi a pregare ogni giorno per le anime del Purgatorio. Ad ogni anima è necessaria la preghiera e la grazia per giungere a Dio e all'amore di Dio. Con questo anche voi, cari figli, ricevete nuovi intercessori, che vi aiuteranno nella vita a capire che le cose della terra non sono importanti per voi; che solo il cielo è la meta a cui dovete tendere. Perciò, cari figli, pregate senza sosta affinché possiate aiutare voi stessi e anche gli altri, ai quali le preghiere porteranno la gioia. Grazie per aver risposto alla mia chiamata."Mess. del 6 nov.86
)
 
Il cristiano sa bene che con la morte non finisce tutto.

   Maria di Medjugorje ci invita a pregare tutti i giorni per le anime del Purgatorio perché: "Ad ogni anima è necessaria la preghiera e la grazia per giungere a Dio e all'amore di Dio."Noi sappiamo che i nostri cari si trovano in un'altro  posto; ma non sappiamo dove!
Se in Paradiso, in Purgatorio, o all'Inferno. Una cosa è certa che non si possono
trovare in Paradiso, perché in Paradiso non entra nulla di macchiato. Li ci vanno
solo le anime belle di una bellezza tutta celeste; solo coloro che lasciano questo
mondo con il candore di un angelo: i bambini e i fanciulletti; tutti coloro che
affrontano il martirio per la Fede di Cristo; tutti quelli che conservano pura e
bianca l'anima, o se l'hanno macchiata hanno pianto i loro peccati con le 
lacrime di Pietro o della Maddalena. 
Preghiamo per le anime sante del Purgatorio,con preghiere, elemosine e sante Comunioni; facciamo celebrare delle Messe. Queste pratiche sono come balsamo che scende in Purgatorio e reca beneficio alle anime dei nostri cari. Preghiamo, affinchè l'infinita misericordia di Dio per noi, l'amore del Cuore di Gesù e quello della nostra dolce Mamma Celeste li aiuti a spiccare il volo come uccelletti nel cielo blu, dove saranno eternamente beate...Con gli occhi dell'anima immagino  il Purgatorio come una grossa piscina dove le mistiche colombe delle anime vanno a lavarsi per divenire belle e candide per il Cielo.
Ave Maria!

Maria Maistrini
 

domenica 28 agosto 2011

"La morte non è niente"


"La morte non è niente".  (S.Agostino)



Quando una persona cara ci lascia,quando non è più quì,ci lascia attoniti.Il ricordo di quello che è stato ci addolora, le lacrime
irrorano le nostre guance mentre ci perdiamo nello sguardo di un
nostro caro attraverso una fotografia...vorremmo toccarlo, parlargli,
ma soprattutto vorremmo sapere come sta.
Siamo esseri umani, e come tali, deboli; ci sono momenti in cui
nulla sembra darci conforto. 

"La morte non è niente". Questa frase di Sant'Agostino dovrebbe
essere scalfita nei cuori di ognuno di noi. Non dobbiamo lasciarci
spaventare dalla morte, logorarci in pensieri di ciò che è stato e 
che non sarà più. Dobbiamo asciugare le nostre lacrime e trasformarle
in sorrisi, dobbiamo comprendere che anche se fisicamente i nostri
cari non ci sono più, essi continuano a vivere dentro di noi. Se
ci sforziamo, con gli occhi dell'anima riusciamo a vederli al nostro
fianco. Bisogna riuscire ad andare oltre l'apparenza della carne, per
penetrare la profondità della verità che non è su questa terra, ma, 
come ci ha insegnato Gesù, è nel Regno dell'Eterno. Il nostro sguardo
deve proiettarsi oltre la materia, oltre una lapide con una foto, oltre
i fiori, oltre quell'umano dolore che non vuole passare; solo così
potremo cogliere l'essenza della vita, che attraverso la morte viene
santificata ed innalzata verso l'infinito Amore della contemplazione
di Dio.
Ha ragione Sant'Agostino quando dice: "La morte non è niente", perché
non sono morti ma hanno solo chiuso gli occhi al mondo per aprirli
al Cielo. allora, proviamo ad allontanare la tristezza dai nostri
cuori, oltre i fiori, portiamo ai nostri cari i nostri sorrisi, le
nostre preghiere, ma soprattutto la nostra pace alimentata di positività:
quella "celeste corrispondenza di amorosi sensi" che ci spinge alla
ricerca di un contatto con chi non c'è più.
Lo so, non è facile. La nostra condizione di creature deboli ci 
incatena alla terra ed alle sue leggi basate sulla concretezza
sensorialmente percepibile dei corpi. Abbiamo però la possibilità
di divincolarci da queste catene, attraverso il Crocifisso e ciò
che esso rappresenta: la sconfitta della morte e la promessa della
vita eterna. Partiamo da questa certezza e la morte non ci farà più
 paura perché "LA MORTE NON E' NIENTE".

Maria Maistrini

Sant'Agostino e la sua dolce madre


Ieri la Chiesa ha festeggiato Santa Monica che è stata la madre di Sant'Agostino. "La Chiesa individua nella santa il modello della vera sposa e madre cristiana, perché, attraverso la fede, ha saputo affrontare le difficoltà della vita perseverando caparbiamente nella speranza della Grazia. 

sabato 27 agosto 2011

LA MADONNA E' PARTICOLARMENTE PREOCCUPATA PER TUTTI I GIOVANI DEL MONDO


I GIOVANI SI TROVANO IN UNA SITUAZIONE MOLTO MOLTO DIFFICILE
 
La Madonna è particolarmente preoccupa­ta per tutti i giovani del mondo, perché si trovano in una situazione molto, molto difficile, e noi pos­siamo aiutarli soltanto col nostro amore e con la preghiera fatta col cuore. "Cari giovani, - dice loro la Madonna -tutto ciò che il mondo d'oggi vi offre, passa e voi stessi potete vedere come satana approfitta del vostro tempo libero a suo vantaggio. Oggi - continua la Madonna - satana opera in modo particolare per deviare i giovani e per divi­dere le nostre famiglie."Per questo la Madonna , dopo aver dedicato un anno di preghiere per i gio­vani, ne ha chiesto un altro per i giovani e le fami­glie insieme.
(…)

PERCHÉ I GIOVANI SI TROVANO IN UNA SITUAZIONE DIFFICILE?

Padre Livio: Vediamo, ora, qualcosa che riguarda i giovani. Qui ci sono migliaia di giovani, durante questo Festival, che sono venuti a Medjugorje chiamati dalla "Regina della pace". Nel mondo, però, ci sono tantissimi giovani che non sanno che cosa fare della loro vita. La Madonna non a caso dice che la gioventù oggi si trova in una situazione estremamente difficile. Secondo te come siamo arrivati a questo?

Vicka: La Madonna in diverse occasioni ha mostrato la sua preoccupazione per i giovani e le famiglie, ma forse più ancora per i giovani. Io penso che quando un giovane perde tutto: la Fede , la Speranza e la fiducia, questo dipende anche dalla sua famiglia. Se noi, come ci raccomanda la Madonna , pregassimo insieme nelle nostre fami­glie, sicuramente non si arriverebbe a questo. Non si può certo pretendere di pregare tutto il giorno, ma almeno dieci minuti, un quarto d'ora. L'importante è pregare un po' insieme. Invece, ognuno oggi va per la sua strada. I genitori lavora­no e non hanno tempo per i loro figli. Questi, a loro volta, escono di casa e ritornano tardi. Così nessu­no ha più tempo per l'altro e in questo modo i gio­vani si perdono. Se, invece, la famiglia è unita e si trovano i momenti per stare insieme, questi problemi non ci sono, o, quando vengono, si riesce a risolverli subi­to, perché ci si aiuta insieme a vedere gli errori. Oggi, purtroppo, le famiglie sono quasi tutte ugua­li. Un bambino arriva a casa e non saluta i genito­ri. Questi dicono che non hanno tempo o che hanno fretta o che ci sono tante altre cose più importanti. Così, giorno dopo giorno, anno dopo anno la fami­glia si perde e i figli si allontanano senza Dio.

COME AIUTARE I GIOVANI ?

Padre Livio: Quando si è giunti a questa situazione di rottura e di incomunicabilità , che cosa si può fare per rimediare alla situazione?

Vicka: La Madonna dice che con le sole parole non otteniamo nulla. Solo con la nostra vita, col nostro esempio e con la preghiera possiamo toccare il cuore di questi ragazzi. Quando li rim­proveriamo, rischiamo di allontanarli di più, per­ché non sono pronti ad accogliere le nostre parole. Prima dobbiamo predisporre il loro cuore e libera­re anche il nostro, e quando loro ci pongono degli interrogativi, allora dobbiamo essere pronti a rispondere. Ma fino a che loro sono chiusi e non ci chiedono nulla, le nostre parole volano nell'aria, perché non trovano posto in loro.

Padre Livio: Mi pare che tu voglia dire che con la bontà, con l'esempio della vita e con la grazia che viene dalla preghiera noi possiamo pre­parare un po' il loro cuore e avvicinarli a noi, in modo tale che loro stessi incomincino a porre delle domande. Solo allora le nostre parole trovano il terreno adatto nel loro cuore.

Vicka: E' proprio così. Prendiamo come esempio la domenica. Certo , non si può pregare tutto il giorno, ma purtroppo succede che nelle famiglie le occupazioni, gli amici e gli svaghi sono più importanti di Gesù, e si lascia la S. Messa. Qui si vede subito che la famiglia non mette Dio al primo posto. La Madonna dice che dobbiamo cam­biare radicalmente e mettere Dio al primo posto nella nostra vita; poi viene tutto il resto. Se non mettiamo Dio al primo posto, non possiamo anda­re avanti; ma al contrario andremo sempre peggio. A questo riguardo ognuno di noi sa quello che deve cambiare, senza che lo dica io.

CHI DEVE CAMBIARE I GENITORI O I FIGLI?

Padre Livio: Nella situazione attuale di chi è la colpa? Chi deve cambiare: i genitori o i figli?

Vicka: Nel caso che ho detto prima è chiaro che devono cambiare tutti e due, mettendo Dio al primo posto. In una famiglia deve essere chiaro, però, chi ha più responsabilità . Io, ad esempio, non posso dire di me stessa che sono davanti a tutti nella mia famiglia. No, io sono all'ultimo posto o a metà, se guardo all'età. In una famiglia i genito­ri sono i più importanti e quindi noi dobbiamo essere più ubbidienti, più disponibili, più semplici ed essere pronti a fare anche i lavori più umili.

LE COSE MATERIALI VENGONO MESSE AL PRIMO POSTO

Io, carissimi ragazzi, vi sto parlando non per giudicare qualcuno, ma solo come una vostra amica; e siccome voglio bene a tutti, vorrei darvi qualche consiglio. Oggi si è arrivati a un punto in cui i genitori sono pronti a fare qualsiasi cosa per i loro figli. Tutte le cose materiali, che sono le meno importanti, hanno preso il primo posto. Persino un ragazzino di sette o otto anni pretende il motorino e vuole andare di qua e di là. Non ci si chiede affat­to quali siano le possibilità dei propri genitori. Quando si vuole una cosa, la si esige a tutti i costi, anche se si sa che i genitori non se la possono per­mettere. Si litiga col padre, con la madre e con tutta la famiglia. Si creano dissapori, si ottiene con la forza, si fanno pure dei debiti. Ma queste situazio­ni finiscono sempre male.

L'AMORE E’ FINITO ALL’ULTIMO POSTO

Oggi, ad esempio, si parla molto di amore; ma l'amore è finito all'ultimo posto. Questo è vero anche per i matrimoni. Quando un ragazzo e una ragazza sono fidanzati, si sa come dovrebbero comportarsi. Invece come niente dicono ai loro genitori: "Io esco col mio ragazzo, vado dove voglio, faccio quello che voglio". Così, spesso, prima del matrimonio hanno già provato tutto e finito tutto. E' normale che chi fa così non sente nel cuore nessuna gioia, perché non ha impostato la sua vita come un dono. Ha voluto pretendere tutto dalla vita e l'ha affrontata come una vittima, come se qualcuno lo volesse prendere per il collo e non farlo respirare.

BISOGNA INCOMINCIARE DAL DIALOGO E DALLA PREGHIERA

Padre Livio: Purtroppo, Vicka, in molte famiglie, le cose stanno proprio così. Ma che cosa fare per ricostruire e incominciare una vita nuova?

Vicka: Se una famiglia vuole andare avanti, deve mettere al primo posto il dialogo, cercando di parlare insieme e vedere quali sono le cose che possono essere per l'uno e per l'altro. Bisogna rimettere la preghiera in famiglia, incominciando un po' per volta e andando avanti pian piano. Oggi, ad esempio si inizierà pregando soltanto un Padre nostro. Se un giovane ricomincia a pregare almeno un po', allora la vita riprende, tutto rifiorisce, per­ché Dio ti sta aspettando. Dio attende sempre e desidera darti tantissimi doni. Ma lui non può donarteli, se tu non li vuoi accogliere. Dio non getta via i suoi doni ed Egli li dà al momento giu­sto, aspettando che un cuore e un'anima si aprano. Se uno fa sentire la sua voce, ecco che Lui è pron­to a rispondere e a dare!

SOTTO QUEL SORRISO C'È UNA GRANDISSIMA SOFFERENZA

Carissimi giovani, ve lo dico con tutto il cuore, perché sento l'appello della Madonna e tutta la sua preoccupazione di Madre. Io lo vedo non soltanto dalla sua parola, ma da tutto il suo aspet­to. Avete capito? Lei, quando ci richiama, emette un sorriso, ma è un sorriso per darci speranza. Sotto quel sorriso vi è una grandissima sofferenza. Ve lo voglio dire, perché io vivo e vedo questo! Ve lo dico, perché voglio bene a tutti e desidero che ci riflettiate sopra e facciate un esame di coscienza. Guardate che cosa non va nel vostro cuore. La Madonna sempre vi aspetta e sempre vi ama.

SE GLI LASCIAMO SPAZIO, SATANA ENTRA

Padre Livio: Che sotto il sorriso di Maria tu abbia visto una grandissima sofferenza, specie quando parla della situazione in cui si trovano i giovani, mi ha talmente colpito che nulla mi ha fatto capire, come questo, il suo cuore di Madre. E' una delle cose più belle che abbia mai sentito dalla bocca di voi veggenti! Oggi ci troviamo in una situazione tragica, perché un'intera generazione di giovani rischia di perdere Dio e con Lui la gioia di vivere e il senso stesso della vita. La Madonna nel suo richiamo mette in guardia i giovani, perché satana vuole utilizzare a suo vantaggio il loro tempo libero. Di che cosa si tratta, secondo te?

Vicka: Penso che, al punto a cui siamo arri­vati, per satana è facile agire. Lui vede molto bene che ormai non gli resta gran che da fare. E' pronto ad assalirci in qualsiasi momento, perché gli abbia­mo lasciato via libera. Se noi ogni giorno gli diamo spazio, egli entra pian piano e poi non esce più, perché gli abbiamo offerto la possibilità. Noi spes­so lo facciamo senza pensarci; così entra nelle famiglie per dividerle, spinge i ragazzi sulla via della droga o su altre strade sbagliate e così si per­dono.

“TI OFFRO TUTTO QUELLO CHE VUOI”

Mi ricordo quello che una volta mi ha rac­contato Mirijana, quando si trovava a Sarajevo. Lei aveva incominciato a recitare il Rosario in attesa dell'apparizione. Improvvisamente, è venuto un giovane di aspetto molto bello che si è messo a par­lare contro la Madonna , dicendo: "Perché, Mirijana, fai queste cose? Che cosa ti dà la Madonna ? Niente! Lei ti chiede le preghiere, i sacrifici e le rinunce. Io, invece, ti do le cose mate­riali e ti offro tutto quello che vuoi, se tu lasci la Madonna ". Questo è il tipico modo di agire di sata­na. E' lui che tenta così: "Ti do questo, ti do que­st'altro" e ci offre mille possibilità, purché lascia­mo la Madonna. Mirijana ha guardato il giovane negli occhi e ha visto che roteavano e ha incomin­ciato a sentirsi inquieta. Allora è uscita ed è fuggita via. Dopo qualche minuto è arrivata la Madonna che le ha detto:"Mirijana, satana non sempre viene sotto un aspetto brutto in modo tale che voi abbiate paura. Spesso viene sotto le apparenze di una persona bella per potervi ingannare meglio".

CHE COSA DEVE FARE UN RAGAZZO PER TORNARE A DIO?

Padre Livio: Satana ha cercato di sedurre anche Gesù, offrendogli le cose di questo mondo. Non c'è, dunque, da meravigliarsi se tenta di pren­dere anche noi, specialmente i giovani con le medesime reti. Ma senti, Vicka, a un ragazzo che è inquieto, che incomincia a rendersi conto di essere sulla strada sbagliata, che è infelice lontano da Dio, ma non ha il coraggio di ritornare a Lui, quale con­siglio daresti? Che cosa deve fare secondo te?

Vicka: Non dire, Padre Livio, che non ha il coraggio, ma piuttosto che lui non vuole. Sono due cose molto diverse. Quando una persona vuole per davvero, cerca mille strade per tornare. Basta solo che dica a Dio: "Ho sbagliato e voglio ritornare indietro!" Allora sì che i problemi sono risolti. Quando un giovane dice: "Io voglio ritornare", ma poi nel suo cuore pensa di andare ancora avanti a fare delle cose sbagliate, in questo caso non con­clude niente. Bisogna che prenda coscienza e dica nel suo cuore: "Io decido di lasciare i miei amici, quelli che non sono buoni per me. Io lascio tutto per salvare la mia anima". Questo mi pare che sia il modo giusto di procedere: riflettere, prendere coscienza e poi decidere. Anche tu certamente, parli spesso con i gio­vani che ti pongono tantissime domande su questo o su quello, ma poi non decidono. Noi giovani oggi ci rifugiamo dietro mille scuse, come quel ragazzo che cerca pretesti per non cambiare. Ma noi dob­biamo essere prudenti e sapere quello che voglia­mo e così decidere di lasciare tutto ciò che distur­ba la nostra vita. Allora siamo in grado di chiedere la Grazia di Dio, che egli è sempre pronto a donar­ci, purché diciamo col cuore: "Io non vado più per quella via del male, ma voglio conoscere Dio e andare con Lui".Dio è sempre pronto, se abbiamo la buona volontà.

DIO CI HA DATO LA LIBERTÀ

Padre Livio: Qui Vicka tocchiamo uno dei punti su cui la Madonna si sofferma più spesso per farci meditare, quando ci richiama al grande dono della libertà che Dio ci ha dato. La Madonna ha detto più volte che non vuole forzarci, ma ci invita a scegliere liberamente Dio per amore. "Decide­tevi per Dio", ci ha esortato in diverse occasioni. Non sempre, però, un ragazzo oggi è consapevole delle conseguenze delle sue libere scelte.

Vicka: Ma lui è perfettamente libero di pren­dere quella strada che vuole. E' libero di decidere per il male, ma può anche decidere di cambiare e scegliere la strada di Dio. Se vuole, può chiedere a Dio questo dono di ritornare a Lui, ed Egli lo aspetta a braccia aperte.

ATTENDERE E PREGARE IN SILENZIO PER I FIGLI LONTANI

Padre Livio: Invece a una famiglia, a un papà o a una mamma che hanno un figlio che non vuole ascoltare e che si ostina sulla via del male, per cui non c'è più dialogo, perché il figlio non vuole sentire ragioni, quali consigli daresti? Tu prima hai detto che parlare non serve. Che cosa allora dovrebbero fare?

Vicka: Devono avere tanta pazienza. Non possiamo subito dire che un ragazzo è cattivo, nel senso peggiore della parola. Forse, quel ragazzo si aspetta che i suoi genitori siano pazienti con lui. A volte i genitori sono messi alla prova, perché si ren­dano conto che devono dare qualcosa di più e di diverso ai figli, quando in realtà non danno loro niente di valido. Forse, Dio vuole metterti alla prova per prepararti, perché in quelle situazioni difficili tu sappia andare incontro a tuo figlio. Quando si è creato questo rapporto diffici­le, è meglio attendere e pregare in silenzio. Se per il momento non c'è dialogo e non si parla, pazien­za! E' inutile che, entrando in casa, tu sgridi tuo figlio dicendo: "Perché non parli?" E' meglio dire niente, perché, se si parla nel momento sbagliato, è peggio. La cosa migliore è lasciarlo tranquillo, in modo tale che si senta più a suo agio, mentre tu con tuo marito e gli altri della famiglia pregate in silen­zio per lui. Pian piano vedrai che tuo figlio cam­bierà! Padre Livio: Speriamo! Dobbiamo credere ed essere ottimisti, come ci insegna l'esempio di Santa Monica, la madre di San Agostino, che ha pregato un'intera vita prima di vedere la conver­sione di suo figlio. I risultati, però, sono stati al di sopra di ogni speranza e veramente degni dell'infi­nita misericordia di Dio!

NON CI SI PREPARA SERIAMENTE AL MATRIMONIO

Padre Livio: Senti Vicka, la Madonna dice che oggi satana agisce in modo particolare per dividere le nostre famiglie. Ma non ti sembra che questa fragilità della coppia dipenda anche dal fatto che tanti giovani non si preparano seriamente al matrimonio?

Vicka: Normale che non si preparino! Non è certo un prepararsi, quando un ragazzo e una ragazza stanno insieme tre anni come se fossero già marito e moglie e soltanto dopo che si sono sposati guardano se sono fatti l'uno per l'altro. Questa è una cosa che assolutamente non va. Purtroppo, oggi non si mette il Sacramento al primo posto. Prima di decidere per il matrimonio si devono valutare tante cose, e non basta che si dica: "Ti voglio bene", così, tanto per dire. "Ti voglio bene" significa che una persona è pronta a sacrifi­carsi fino in fondo per l'altra.

SATANA NE APPROFITTA PER DISTRUGGERE LE FAMIGLIE

Vedi, oggi capita che due si sposano e dopo qualche settimana si dividono, perché dicono che non sono fatti l'uno per l'altro e che non riescono ad andare d'accordo. Ma tu che cosa hai fatto in tutti gli anni di fidanzamento? Che cosa hai fatto nei tre o cinque anni che eravate insieme? Hai perso il tuo tempo, se non hai potuto conoscere con chi sei stato e con chi hai parlato. Così, all'improv­viso, è arrivato il colpo, perché satana ha visto quel varco libero dove poter entrare e vi è entrato, e poi va avanti finché la famiglia non è distrutta. Questo è un grande male, e non senza motivo la Madonna ripete alle famiglie di stare attente, per­ché senza la preghiera fatta insieme non stanno unite. Vale quanto ho detto prima e cioè, che, come un fiore non vive senza l'acqua, così le nostre famiglie non vanno avanti senza la Grazia di Dio.

BISOGNA INCOMINCIARE A PREGARE INSIEME DA FIDANZATI

Padre Livio: A mio parere, però, non biso­gna aspettare quando si è sposati, per incominciare a pregare insieme. Già durante il fidanzamento è necessario fare un cammino spirituale a due soprattutto mediante la preghiera.

Vicka: Certamente! Occorre prepararsi al matrimonio con la preghiera. Quando, poi, tutti e due si sentono pronti viene facile dire: "Ecco, siamo pronti". Quando, però, si stanno preparan­do nella preghiera devono capire che bisogna esse­re pronti a soffrire l'uno per l'altro e non solo aspettarsi che arrivino cose facili. Due si sposano e pensano di andare di qua, di andare di là e di diver­tirsi… No, no! Li attende l'amore, l'impegno, il sacrificio, lo stare insieme. Devono costruire la famiglia, pensare ai bambini in modo tale che nascano in una vera famiglia e non in una come quella di oggi. Ma questo non è possibile senza preghiera e senza unione.

LA VITA È UN GRANDE DONO

Padre Livio: Senti, Vicka: purtroppo da noi, forse da voi meno, c'è un problema ancora più grave ed è quello di molti giovani che in realtà non sanno neppure a che cosa serva vivere. Non com­prendono il senso della vita e sperimentano un grande vuoto.

Vicka: Non vi è dubbio che la vita sia un grande dono. Dio ha donato la vita ad ognuno di noi. Se io sono nata, c'è un motivo e, se tu sei nato, c’è un motivo. Così per ogni essere umano. Non esiste nessuna persona persa! Siamo noi che vogliamo perderci, ma Dio aveva e ha un progetto per tutti. Lui ha un programma di vita per ogni uomo. Io vorrei dire a tutti quelli che pensano che questa vita è senza senso, che, forse, loro non si sono mai impegnati a vivere, non hanno fatto sacri­fici, sono stati passivi e hanno aspettato tutto dagli altri. A me capita a volte di parlare con qualche giovane, e una volta è venuta una ragazza di sedici anni che mi ha detto: "Vicka, sono stanca di vivere e voglio morire.  Ma scusa - le ho risposto -vuoi morire a sedici anni, proprio quando hai appena incominciato a vivere?. Tu non sai come la vita è bella e come è un grande dono..."

IL BUIO E LA NEBBIA  DELLE DISCOTECHE

Padre Livio: Anche la Madonna nei suoi messaggi parla della grandezza e della bellezza della vita, quando è vissuta in amicizia con Dio.
Vicka: Ciò che la Madonna ha detto, lo ripeto per mia esperienza personale e dico "E proprio bella, bellissima!" E' davvero un grande dono di Dio. Ma noi dobbiamo mettere Dio a fondamento della nostra vita e poi organizzarla e impostarla per un fine. Ma come fa a vivere un ragazzo che alla sera va in discoteca e vi rimane fino al mattino? Arrivato a casa, dorme fino alla sera. Poi, riparte di nuovo per la discoteca. Spreca la sua vita con quel­la musica, con quella droga, con tutta quella nebbia che è un buio che non gli fa vedere le cose belle. E' normale che poi dica che la vita non è bella. Infatti, non vede il giorno, ma solo la notte. Per lui il gior­no si è cambiato in notte e la notte in giorno. Ma se ha perduto tutto, ciò è accaduto perché lui lo vuole. In realtà la vita è davvero un grande dono. Quando uno capisce il valore della vita, allora dalla mattina alla sera ringrazia Dio per ogni istante che gli dà durante la giornata, perché la vita è un grandissimo dono di Dio, e noi dobbiamo accoglierlo e viverlo col cuore. Se uno fa così, non dirà mai che la vita non vale nulla.

LA VITA SI REALIZZA NELL'AMORE

Padre Livio: Ti faccio una domanda un po' provocatoria. In ultima istanza, a che cosa serve la vita? Perché si sta al mondo? Come risponderesti tu a un ragazzo che ti pone queste domande?

Vicka: Per capire il valore della vita occorre guardare a Dio. Allora ci è chiaro, come ho detto prima, che ognuno ha un suo compito da eseguire. A me, come a te, come a tutti, Dio ha donato la vita perché realizziamo quel progetto che lui vuole. Ognuno di noi nel suo piccolo deve cercare di impegnarsi. Ogni giorno noi incontriamo tantissi­ma gente. Allora, perché la tua vita sia utile devi guardare a chi ha bisogno di aiuto. Allora gli dai una mano, gli dai un sorriso, lo guardi, gli dici due parole. Oppure vai a visitare un malato o vai dove puoi essere utile. Così puoi vedere quanto la vita abbia un valore. Noi dobbiamo cercare di amare, e sforzandoci di amare gli altri conosciamo meglio noi stessi. Fino a che non guardiamo al prossimo, non possiamo sapere quanto siamo capaci di amare e quanto siamo pronti a fare per gli altri. Una per­sona che dice di non aver mai amato e di non avere neppure provato ad amare e che non sa che cos'è l'amore, quando però incomincia a sperimentarlo e a viverlo, allora questo amore diviene una gioia per la quale non c'è la fine. Per questo la Madonna ha detto che qui sulla terra noi siamo solo di passag­gio, ma poi la vita continua.

GUARDARE AL FUTURO CON SERENITÀ

Padre Livio: Non c'è dubbio che per coglie­re il valore della vita qui sulla terra occorre avere uno sguardo sull'eternità ; diversamente i conti non tornano. Quello, però, che preoccupa è che molti giovani sono angosciati e hanno paura di affronta­re il futuro. Direi che c'è in loro un blocco psico­logico a prendere degli impegni duraturi.

Vicka: Sì, è vero; ma perché hanno paura? Il motivo va ricercato nel fatto che si preoccupano troppo per delle cose che sono ancora lontane e che forse non verranno mai. La Madonna , invece, ci dice di non preoccuparci per il domani. Lei ci invi­ta sempre a pensare a ciò che bisogna fare oggi, momento per momento. Oggi moltissime persone pensano che è prossima la fine del mondo, oppure che è immi­nente qualche catastrofe o altro. Arrivano delle persone che mi dicono: "Vicka, ci saranno tre gior­ni di buio e poi nel duemila la fine del mondo". "E chi lo ha detto? - rispondo io - La Madonna ? Dove? Qui? Questo io lo sento da voi. Non presta­te ascolto a queste cose, non sono vere! La Madonna non parla mai per farci paura. Lei parla sempre per darci una speranza. Cosa succeda nel futuro Dio lo sa, ma noi non dobbiamo avere alcun timore di guardare avanti". Così con queste voci anche i giovani entrano in confusione e non sanno più che cosa fare. Ma un giovane che affronta la vita giorno per giorno e va avanti un passo per volta non si lascia prendere dalla paura. La Madonna ci insegna che la paura non viene da Dio, ma viene sempre dalla parte opposta. Quando noi sentiamo che nel nostro cuore vi è la gioia, la pace e la tranquillità, capiamo subito che tutto questo viene da Dio. Ma quando siamo disturbati e abbiamo dentro la rabbia o siamo presi da paure, allora tutto questo viene dalla parte di un altro (il demonio). In questo modo siamo subito in grado di capire la differenza. Così, carissimi giovani, se sentite la pace, allora acco­glietela con tutto il cuore e andate avanti. Se senti­te la paura, allora questo è un modo con cui Dio vuol farvi capire che dovete incominciare a impe­gnarvi o ad andare avanti senza timore a realizzare quello che avete incominciato.

LA MADONNA CI E' SEMPRE VICINA

Padre Livio: Non dobbiamo dimenticarci che non siamo soli a percorrere il cammino della vita e che la Madonna ci accompagna e ci protegge.

Vicka: Ma, Padre Livio, Lei sempre ci pro­tegge, ma non ti può proteggere quando tu non vuoi; capito? Se io voglio che la Madonna mi pro­tegga, ecco che io credo che Lei è sempre qui con noi, anche in questo momento. Ma se uno non ci crede e non si affida, Lei come potrebbe aiutarlo se uno non vuole? Non si può giocare con la Grazia. Lei è sempre vicina, ma dipende da noi chiedere il suo aiuto.


Tratto: VICKA di MEDJUGORJE PARLA AI GIOVANI E ALLE FAMIGLIE
Intervista a Vicka condotta da padre Livio Fanzaga dai microfoni di Radio Maria

venerdì 26 agosto 2011

Riflessioni al Messaggio del 25 agosto 2011


"Cari figli, oggi vi invito a pregare e a digiunare per le mie intenzioni, perché satana vuole distruggere il mio piano. Ho iniziato qui con questa parrocchia e ho invitato il mondo intero. Molti hanno risposto ma è enorme il numero di coloro che non vogliono sentire ne accettare il mio invito. Perciò voi che avete pronunciato il SI, siate forti e decisi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".




 RIFLESSIONI


Maria ci parla in questo messaggio con un velo di dolore; sente che siamo ancora troppo lontani da Lei, dal Suo Figlio. La Madonna ci mostra la sofferenza di una mamma, che non riesce a farsi ascoltare dai propri figli: spesso siamo indifferenti alle Sue parole, i nostri cuori sono ancora chiusi e ci facciamo affascinare dalle cose del mondo, dimenticando di volgere lo sguardo al Cielo. Ci stiamo allontanando dalla giustizia, dalla verità, stiamo percorrendo sentieri che conducono alla perdizione.


Urge cambiamo rotta, seguire i progetti  che Dio ha su  noi! Camminiamo nella luce d'amore e di speranza che il Risorto ci ha tracciato!


Non lasciamo che Satana ci irretisca con le sue tentazioni.  Finché  saremo lontani dal Padre saremo sempre preda facile del maligno con la inevitabile sofferenza del corpo e dello spirito.
La Mamma  Celeste non ci abbandonerà, perchè una mamma non abbandona mai i suoi figli;  quando questi sono in pericolo  Ella fa sentire la Sua presenza in maniera  forte e decisa. Spesso a tanto amore incondizionato, rispondiamo con indifferenza, con l'egoismo, con l'edonismo e con tante forme di lassismo della vita spirituale:


siamo aridi come sale al sole, duri come rocce nel deserto, incapaci di amare, di distinguere il vero dal falso, il bene dal male. Non riusciamo a vedere le lacrime che segnano le guance dei nostri fratelli, le loro mani tese che chiedono aiuto. E' giunto il momento di cambiare, di tornare a far battere il cuore per amore del prossimo, di alimentare il nostro spirito con la preghiera giornaliera, di dare ascolto alle parole della nostra Mamma per poter mettere in pratica quanto Lei ci esorta a fare!




Ave Maria!
Maria Maistrini

Il Santo Rosario del Vaticano...pregate con me!!!







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Esposizione dei misteri

Il Rosario è composto di venti "misteri" (eventi, momenti significativi) della vita di Gesù e di Maria, divisi dopo la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae, in quattro Corone.

La prima Corona comprende i misteri gaudiosi (lunedì e sabato), la seconda i luminosi (giovedì), la terza i dolorosi (martedì e venerdì) e la quarta i gloriosi (mercoledì e domenica).

«Questa indicazione non intende tuttavia limitare una conveniente libertà nella meditazione personale e comunitaria, a seconda delle esigenze spirituali e pastorali e soprattutto delle coincidenze liturgiche che possono suggerire opportuni adattamenti» (Rosarium Virginis Mariae, n. 38).

Per aiutare l'itinerario meditativo-contemplativo del Rosario, ad ogni "mistero" sono riportati due testi di riferimento: il primo della Sacra Scrittura, il secondo del Catechismo della Chiesa Cattolica.



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